Il primo mese di vita dei cuccioli

Dopo il parto, i cuccioli vanno tenuti al caldo e protetti con attenzione sino al primo mese di vita. I primi giorni di vita somigliano quasi a una fase di letargo, perché i neonati passano circa il 90% del loro tempo a dormire e il restante 10% a succhiare il latte: la madre si sdraia per allattarli e i cuccioli si attaccano ai capezzoli premendo con le zampe anteriori sulla pancia della mamma per stimolare la fuoriuscita del latte.

Nei rari casi in cui l’allattamento fornito dalla mamma fosse insufficiente a garantire la corretta crescita dei cuccioli, il veterinario potrà consigliare dei sostituti del latte materno.

Alla nascita, i piccoli hanno sia gli occhi che le orecchie chiusi; gli occhi si aprono circa due-tre settimane dopo la nascita e l’udito si sviluppa intorno al ventesimo giorno, quando ci accorgeremo delle loro reazioni ai rumori.

All’incirca verso la terza settimana di vita i cuccioli cominciano a muovere la coda, ad abbaiare debolmente e ad allontanarsi dalla cuccia per i propri bisognini. La mamma comincia a diventare meno disponbile a sdraiarsi per allattarli, ma i cuccioli sono più vivaci e cercano di attaccarsi alle mammelle anche se la mamma è in piedi.

A quattro settimane di vita dovrebbero pesare circa sette volte di più che alla nascita, se il loro sviluppo è normale, ed entrano nell’importantissima fase della socializzazione, nella quale è importante garantire un crescente contatto in sicurezza con persone e nuove esperienze, per favorire la socializzazione e lo sviluppo delle capacità del cucciolo.

All’incirca a partire dalla quinta settimana la mamma cerca di stimolarli a diventare autonomi e può anche ringhiare se i cuccioli si avvicinano per succhiare il latte, evitando però sempre di morderli.

Dopo circa sette settimane avranno completato il loro svezzamento e la produzione di latte da parte della mamma sarà terminata, in quanto i cuccioli saranno in grado di alimentarsi da soli, anche grazie alla comparsa dei primi denti che permetteranno ai piccoli di cominciare ad adattarsi ai cibi solidi.

Per favorire lo svezzamento possiamo inumidire un dito in cibo umido per cani e poggiarlo sulla bocca del cucciolo, per fargli conoscere i nuovi sapori, che molto probabilmente gli piaceranno rapidamente. Poi si potranno cominciare ad offrire piccoli pezzi morbidi di cibo, facilmente digeribili.

Come al solito, ogni barboncino è un individuo a sé, differente dagli altri, per cui le indicazioni temporali fornite possono cambiare anche di molto e non sono infrequenti casi in cui le mamme continuano ad allattare anche sino alla decima settimana di vita dei loro piccoli.

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