Il barboncino sulla neve

0 Comments

Fuori nevica o il termometro è andato sottozero? Siamo in partenza per la settimana bianca? Come regolarci con il nostro amico barboncino?

Il mantello del cane barbone offre una buona protezione contro gli eccessi climatici, compreso il freddo eccessivo, che paradossalmente può essere più pericoloso per altre razze, anche di media e grossa taglia, che sono a pelo corto.

Va però tenuto conto che quando fa freddo i cani di piccola taglia perdono calore corporeo più velocemente e di conseguenza quando il termometro scende occorre prestare attenzione per i cani barbone nani e soprattutto toy e, più in generale, per qualsiasi cucciolo di cane barbone.

In questi casi possiamo valutare l’opportunità di acquistare un cappottino di buona qualità, impermeabile e non eccessivamente imbottito, con il quale proteggere il nostro barboncino. Se piove o nevica, un buon cappotto risulterà particolarmente utile al ritorno a casa anche per noi, perché non dovremo asciugare completamente il nostro barboncino.

Attenzione però: se progettiamo di lasciar correre all’aperto il barboncino, il cappottino può risultare controproducente, perché il cane sentirebbe troppo caldo e quindi potrebbe subire uno choc termico.

Se fuori nevica e vogliamo o dobbiamo far uscire il nostro amico a quattro zampe, occorre qualche ulteriore cautela, soprattutto se dovremo camminare su tratti di neve non battuta.

Tagliamo con una forbicina eventuali peli in eccesso tra le dita delle zampe, in questo modo limiteremo il rischio che si formino lì delle minuscole formazioni di ghiaccio, che procurerebbero fastidio e micro-ferite al barboncino, che cercherebbe di porvi rimedio leccandosi o mordicchiando le zampine. Se ce ne accorgiamo troppo tardi, teniamo le zampine nelle nostre mani per qualche minuto, in modo da permettere lo scioglimento naturale dei grumi di ghiaccio.

Se l’uscita sulla neve non è limitata a pochissimi minuti, ad esempio per consentire al barboncino di fare i propri bisogni, ma maggiormente protratta nel tempo, possiamo spalmare una bella quantità di vaselina sui polpastrelli e nelle parti delle zampe senza pelo. In commercio esistono anche creme idrorepellenti specifiche, principalmente sempre a base di vaselina ma anche di altri grassi, che offrono un’ottima protezione non solo dal freddo e dalla neve, ma anche dal pericolosissimo sale antigelo sparso sulle strade, che provoca bruciature ai polpastrelli delle zampe.

La vaselina è generalmente preferibile all’uso di scarpine, che risultano in genere fastidiose per il cane in quanto ne diminuiscono la sensibilità naturale delle zampe, anche se in commercio sono disponibili modelli che riescono ad associare un ottimo isolamento termico a una buona vestibilità e all’assenza dello sgradevole fenomeno di accumulo dell’umidità all’interno.

Al rientro al chiuso, qualunque sia stata la nostra scelta (crema, scarpette o nulla) è indispensabile asciugare con cura le zampe del nostro barboncino. Se il nostro cane trema perché infreddolito, possiamo prima sciacquare le zampe con acqua tiepida, per favorire il riequilibrio termico tra zampe e corpo, perché, come accade anche a noi, anche per i cani le estremità fredde o bagnate comunicano freddo a tutto il corpo.

Correre nella neve profonda è molto faticoso, per cui questo esercizio andrebbe evitato se il barboncino ha meno di due anni o se è un toy.

L’uso del guinzaglio quando siamo sulla neve, offre l’indiscutibile vantaggio di limitare enormemente i rischi che un barboncino, specie se alle prime esperienze con la neve, possa urtare ostacoli nascosti dalla neve, finire su lastre di ghiaccio o addirittura cadere in buche a lui non visibili.

Se non possiamo escludere del tutto la possibilità che il barboncino possa allontanarsi eccessivamente, consideriamo l’acquisto di un collare con GPS, oggi disponibile a un prezzo ragionevole, perché gli ambienti innevati limitano fortemente la naturale capacità del cane barbone di orientarsi, a causa dell’eccessiva presenza del colore bianco e della difficoltà a percepire gli odori.

Il fatto che il cane lecchi o mangi un po’ di neve è del tutto naturale e non va impedito, perché è il modo naturale con il quale ne fa conoscenza. Se però il nostro barboncino tende a mangiarne in eccesso, favorito anche dalla naturale golosità della razza, occorre impedirlo, perché può provocare problemi intestinali.

In questi casi il cane tende a riequilibrarsi naturalmente, con vomito o diarrea e basta fargli saltare un pasto per consentirgli il pieno recupero. Ovviamente, come accade anche in altre situazioni, se ci sono tracce di sangue nel vomito o nelle feci, se il barboncino si lamenta o se rifiuta di bere o mangiare, è indispensabile consultare un medico veterinario.

Un paio di considerazioni per terminare. Non preoccupiamoci se nelle giornate davvero gelide notiamo eventualmente una difficoltà del nostro barboncino nel fare i propri bisognini, perché quando le temperature sono molto basse i muscoli dei cuccioli e dei cani di piccola taglia si contraggono e questa contrazione riguarda anche i muscoli della vescica.

Va infine aggiunto che, forse per un eccesso di cautela, nelle giornate di pieno sole sulla neve alcuni proprietari di barboncini proteggono con balsami naturali le zone non coperte dal pelo, a cominciare dal tartufo, perché i raggi solari riflessi possono causare scottature.

Vuoi saperne di più?
Leggi
“Viaggiare con il mio cane”

Viaggiare con il mio cane - Copertina

tutto quello che bisogna sapere per andare in auto, treno, aereo, nave, al mare, sulla neve, in campeggio, in albergo…

Categories:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *