Se non alloggeremo in una casa di nostra proprietà, accertiamoci preventivamente e con sicurezza se il cane sarà gradito o almeno accettato nella struttura dove risiederemo.
Se pernotteremo in alloggi a pagamento come alberghi, bed & breakast, pensioni, residence, agriturismo e altro, prenotiamo sempre con anticipo, specificando la taglia e la razza del nostro cane. È preferibile chiedere e ricevere le informazioni non telefonicamente ma tramite messaggio o mail, in maniera da avere una prova scritta in caso di problemi al momento dell’arrivo.
Anche se alloggeremo in case di amici o familiari, non diamo per scontato che il nostro cane sarà ben accetto da tutti, perché molte persone hanno paura di cani anche minuscoli e altre possono avere problemi di allergia in loro presenza. Rassicurarli dicendogli che il nostro cane è buonissimo, oppure che è piccolo o che è un cucciolo, non basta e non serve, anche perché siamo noi a essere loro ospiti e a dover quindi rispettare le loro regole e abitudini.
Allo stesso modo, se durante il viaggio pensate di visitare luoghi specifici come musei, parchi, spiagge, ecc. accertatevi tramite Internet o telefono che accettino l’entrata di cani. Esistono anche numerosi siti Internet in italiano che consentono di scegliere tra varie soluzioni per viaggiare con il vostro cane.
La regola vale anche per locali commerciali come negozi, supermercati, bar, ristoranti, pub. ecc.: a meno che non esistano regolamenti locali che vincolino le attività commerciali, sono i proprietari dei locali a poter decidere liberamente se accettare, limitare o vietare l’ingresso. È comunque sempre vietato l’ingresso dei cani nelle zone dove si prepara o si maneggia cibo: cucine, dispense, laboratori, ecc.
Se vi recate in aree dove il cane potrebbe venire a contatto con la vegetazione e con gli inevitabili insetti e parassiti lì presenti, chiedete consiglio al veterinario. In alcuni casi potrà essere sufficiente un buon repellente e un attento controllo quotidiano alla ricerca di eventuali parassiti da rimuovere se il cane è passato per zone ricche di vegetazione. In altri casi, il veterinario potrà consigliare cure preventive, ad esempio contro la filariosi cardiopolmonare se visiterete luoghi ricchi di zanzare, oppure vaccinazioni specifiche se vi recate in alcune zone estere.
All’estero, in paesi dell’Unione Europea
Occorre procurarsi il passaporto europeo del cane, che viene rilasciato dall’ASL veterinaria competente per la città in cui viviamo dopo il controllo del microchip e delle vaccinazioni riportate sul libretto sanitario, che quindi dobbiamo avere con noi al momento della richiesta. Il rilascio del passaporto ha attualmente un costo di 20 euro.
Almeno 21 giorni prima della partenza deve essere effettuata la vaccinazione antirabbica, che è l’unico vaccino necessario per viaggiare con il proprio cane nei paesi che fanno parte dell’Unione Europea.
Solo per i cani residenti in aree considerate endemiche per la leishmaniosi – Liguria, coste del centro-sud e tutte le isole – è richiesto anche l’esito negativo dell’esame sierologico per questa malattia trasmessa dai pappataci.
Per i viaggi diretti verso Malta, Svezia e Irlanda – oltre che verso la Gran Bretagna, che non fa più parte dell’UE – sono richieste vaccinazioni anche nei confronti delle zecche e dell’echinocco.
Il passaporto per animali da compagnia contiene diversi informazioni sul nostro cane, tra cui il numero di microchip e i nostri dati di contatto e non serve solo al momento del passaggio di frontiera, perché può esserci richiesto anche in altre situazioni, ad esempio al momento della registrazione in un campeggio o durante un controllo delle forze dell’ordine.
All’estero, in paesi non appartenenti all’Unione Europea
Se dobbiamo recarci in uno stato che non fa parte dell’Unione Europea, i certificati sanitari e più in generale la documentazione richiesta possono variare anche di molto a seconda della meta del nostro viaggio, prevedendo in rari casi addirittura dei periodi di quarantena nei quali l’animale viene separato dal proprietario, come accade ad esempio a chi voglia recarsi in Australia.
È perciò indispensabile documentarci in anticipo contattando l’ambasciata in Italia del paese che vogliamo visitare per poi rivolgerci al servizio veterinario dell’ASL di nostra appartenenza per ottenere la certificazione sanitaria eventualmente richiesta, anche perché quasi sempre è richiesta una visita veterinaria nei dieci giorni precedenti la partenza. In caso contrario rischiamo di vederci rifiutare l’imbarco alla partenza o l’ingresso nel paese all’arrivo. Sul sito del Ministero degli Esteri è disponibile l’elenco completo delle ambasciate straniere in Italia, con recapiti telefonici e indirizzi: www.esteri.it/it/ministero/rappresentanze-straniere
A titolo informativo, ecco i link (funzionanti al momento della stesura di questo articolo) alle pagine – perlopiù in lingua inglese – che illustrano le normative relative agli animali domestici che entrano in quei paesi: Argentina ; Australia ; Canada ; Emirati Arabi Uniti ; Giappone ; Gran Bretagna ; Hong Kong ; Qatar ; Stati Uniti ; Sud Africa ; Taiwan.
Tutte le pagine sono in inglese, ma potete tradurle in italiano cliccando con il tasto destro del mouse sulla pagina alla quale vi siete collegati e scegliendo “traduci in italiano” dal menu che vi appare (vedi fig. seguente).
In hotel
Nei viaggi più lunghi può capitare di dover alloggiare col nostro cane in un albergo. In questi casi prenotiamo sempre con anticipo, in modo da verificare se l’hotel accetta cani: molte strutture alberghiere addebitano un costo aggiuntivo se è presente un animale domestico, altre accettano solo cani di piccola taglia, altre ancora rifiutano del tutto di ospitare persone accompagnate dal proprio cane.
Diversi alberghi che accettano cani, chiedono comunque la firma di una liberatoria nella quale specificano in quali aree sarà comunque vietato portare il nostro cane e quali eventuali danni da lui provocati saremo impegnati a rifondere.
Alcuni alberghi, invece, non solo accettano i cani, ma addirittura offrono una serie di servizi a pagamento ad essi riservati, che vanno da dog sitter alla fornitura di cibo specifico per cani, sino ad arrivare ad eccessi come SPA per gli animali domestici.
Un cane non andrebbe mai lasciato da solo in una stanza d’albergo, anche perché il personale delle pulizie accede alla camera in nostra assenza. Solo in casi di necessità e dopo aver informato il personale dell’albergo, il cane va lasciato nella stanza ben chiuso nel trasportino, per evitare che possa danneggiare oggetti di proprietà dell’hotel che dovremmo poi ripagare.
Nei corridoi e nelle altre aree comuni dell’hotel teniamo sempre al guinzaglio il cane e offriamo al nostro arrivo una piccola mancia al personale addetto alle pulizie.
In campeggio
Sono numerosi i campeggi che permettono l’ingresso ai cani, in genere in cambio di una retta giornaliera di pochi euro.
Rispetto a un soggiorno in albergo, il campeggio offre più libertà al nostro cane, ma occorre comunque rispettare le regole del campeggio, che conviene conoscere preventivamente, perché ad esempio diversi campeggi nazionali al momento del check-in chiedono di vedere la tessera vaccinale aggiornata del cane, mentre all’estero è indispensabile esibire il passaporto del cane.
Se ci recheremo nel campeggio con un nostro camper o una roulotte, saremo molto facilitati, perché in nostra assenza il cane potrà rimanere in un luogo sicuro e confortevole. Ovviamente, la situazione è diversa se disponiamo solo di una tenda.
In tutti casi, il cane non andrà mai lasciato all’aperto senza guinzaglio, non solo perché potrebbe spaventare altri ospiti del campeggio, ma anche perché in una zona aperta potrebbe più facilmente scappare o venire in contatto con animali pericolosi.
Dal momento che in alcuni momenti possiamo avere la necessità di godere di una certa libertà – ad esempio per recarci in bagno, per andare a lavare i piatti o per fare un pisolino sull’amaca – possiamo procurarci un guinzaglio lungo – anche 5 o 10 metri se questa distanza non porta il nostro cane a “sconfinare” in altre aree del campeggio – da legare a un albero o ad un altro oggetto fisso, in modo che il cane possa godere di una certa libertà ma nella sicurezza propria e altrui.
Evitiamo di portare con noi il cane quando dobbiamo andare in bagno, se le porte dei bagni sono aperte nella parte inferiore, per consentire dall’esterno di vedere quali sono occupate. Il cane potrebbe avvistare un altro cane o un gatto proprio mentre noi siamo “impegnati” e scappare al suo inseguimento costringendoci a rincorse molto imbarazzanti.
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Viaggiare con il nostro barboncino – 2. Come: auto, treno, aereo, nave?
Meravigliosa iniziativa
Grazie