Il pedigree è un documento scritto che riporta la discendenza – sia paterna che materna – del cane, almeno sino alla terza generazione, generazione costituita da quelli che noi chiameremmo “i bisnonni del cane”, ma spesso anche alla quarta generazione, dei “trisnonni”.
Il pedigree è utile a limitare il più possibile sia la presenza di malattie ereditarie sia la vendita di cuccioli importati a poche settimane dalla nascita, principalmente da alcuni stati dell’Europa dell’Est.
Mediamente un pedigree costa all’allevatore costa circa 40-50 euro, per cui se vi propone un forte sconto se siete disposti a rinunciare al pedigree, è possibile che il cucciolo sia stato importato dall’estero, senza alcuna garanzia sulla sua salute.
Il pedigree non è in alcun modo una garanzia di particolari doti possedute dal cane, a meno che non attesti la presenza nell’albero genealogico di esemplari vincitori di titoli e premi rilasciati da organizzazioni ufficiali, che li hanno riconosciuti come campioni rispetto allo standard della razza. In genere, questa eventualità viene segnalata nel pedigree facendo precedere al nome del cane le due lettere “CH”, abbreviazione di “champion”. Altre abbreviazioni possono indicare specifiche doti del cane, ad esempio per la caccia (FC), per la compagnia (CD) o altro.
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