I barboni nani e i barboni toy (generalmente definiti “barboncini”, anche se questo termine non è corretto per le normative internazionali), secondo gli standard ENCI (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana) e FCI (Federazione Cinologica Internazionale), sono cani di piccola taglia, con un’altezza al garrese che va dai 24 ai 35 centimetri.
Al di sopra di queste altezze abbiamo il barbone media mole o barbone standard (dai 35 ai 45 centimetri di altezza al garrese, peso medio 10-12 chili) e il barbone grande mole o barbone gigante (dai 45 ai 60 centimetri di altezza al garrese, peso medio 15-25 chili).
Per “garrese” si intende il punto più alto del dorso, appena sotto il collo, dove si trovano le prime vertebre dorsali del cane (v. fig. successiva).
In pratica, per misurare l’altezza precisa del proprio cane:
- si colloca il cane in piedi su una superficie orizzontale;
- si prende un metro rigido (non vanno quindi bene né i metri flessibili né quelli “da sarta”) e lo si poggia per terra in verticale, parallelamente a una delle zampe anteriori del cane;
- si tasta con la mano per trovare la prima vertebra dorsale del cane (v. fig. precedente);
- l’altezza al garrese è indicata dal punto del metro corrispondente.
Riguardo la colorazione del pelo; gli standard ENCI e FCI accettano solo il nero, il bianco, il marrone, il grigio e il fulvo, quest’ultimo può variare da un fulvo chiaro corrispondente a un biondo a un fulvo scuro che corrisponde al rosso, passando per il colore albicocca.
Va però ricordato che, secondo alcuni esperti, i cani barboni possiedono un gene che li predispone a una doppia colorazione del pelo, una tendenza innata che nel corso di secoli gli allevatori hanno cercato di limitare per privilegiare le colorazioni uniformi, anche se recentemente alcuni allevatori hanno deciso di sfidare gli standard per puntare ad alcune combinazioni di colori di pelo nello stesso cane, ad esempio grigio e nero.
Gli standard internazionali non riconoscono altre taglie di cani barboni, delle quali si sente però spesso parlare. Ci riferiamo in particolare ai cosiddetti teacup poodle (si pronuncia tì-kap pùdol) o barboncini tazza da the, divenuti noti e – purtroppo – ricercati, dopo che alcune star internazionali si sono fatte fotografare con cuccioli di barboncino di dimensioni talmente ridotte da poter essere stare in una tazza.
Il prezzo particolarmente elevato dei barboncini teacup – così come avviene con le taglie “teacup” di altre razze canine – ha spinto allevatori senza scrupolo a forzare gli incroci riproduttivi tra barboncini toy di dimensioni particolarmente ridotte, anche nei casi in cui essi presentavano malformazioni congenite e addirittura forzando l’incrocio tra cani legati da rapporti di parentela, aumentano così esponenzialmente il rischio di trasmissione e comparsa di diverse malattie genetiche.
Il risultato di questi incroci irrazionali è stato quello di produrre barboncini di peso inferiore al chilo e ottocento grammi, senza dubbio adorabili per la tenerezza che suscitano, ma altrettanto indubbiamente predisposti a una durata e a una qualità della vita molto misere.
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L’allevatrice che aveva anche mini toy me li ha sconsigliati perché troppo fragili….quindi ho optato per la mia barboncina Chicca toy color miele….