Un capitolo a parte riguardo la razza dei cani barbone è costituito dalle varianti doodle (si pronuncia dùdol) che nascono dall’incrocio tra barboncini e cani di altre razze certificate dagli standard cinologici internazionali.
Il primo doodle fu il risultato di un incrocio tra un labrador e un barboncino, realizzato da un esperto allevatore australiano alla fine degli anni Ottanta del Novecento, per soddisfare la richiesta di un cane guida per una donna cieca il cui marito soffriva di una grave allergia al pelo dei cani (i cani barbone, come vedremo, perdendo pochissimo pelo limitano molto i rischi di questi tipi di allergie). Wally Conron – questo è il nome dell’allevatore australiano – rese noto il successo della sua idea, alla quale fu dedicata la copertina del “Calendario 1992 dei cani guida” in cui comparivano lo stesso Conron, un labrador, dei barboncini e – soprattutto – il risultato dell’incrocio, cui Conron impose il nome di labradoodle (v. fig. in alto).
Il successo mediatico del labradoodle e la conseguente prospettiva di guadagni economici, spinsero altri allevatori a sperimentare incroci tra barboncini e altre razze canine, con il dichiarato obiettivo di rispondere a richieste di clienti che gradivano altre razze di cani ma soffrivano di allergie al pelo.
In realtà, nessuno di questi incroci è riconosciuto come vera e propria razza e in genere la loro ricerca è spinta principalmente dalla ricerca di guadagno da parte degli allevatori, che, ovviamente, sostengono con i loro clienti che gli incroci da loro ottenuti sarebbero invece delle vere e proprie “nuove razze”.
Negli ultimi anni, in particolare, hanno avuto una certa diffusione incroci tra barboncini e golden retriever, chiamati goldendoodles, tra barboncini e schnauzer, chiamati schnoodle, tra barboncini e terrier, i cosiddetti whoodles e così via, sino ad arrivare a incroci assurdi, come quelli tra cani barboni e cani San Bernardo.
Probabilmente, il migliore giudizio su questi incroci forzati è stato dato dallo stesso Wally Conron che, intervistato all’inizio degli anni Duemila, disse che la creazione del primo labradoodle era il maggiore rimpianto della sua vita e che lo faceva sentire come il creatore di un mostro alla Frankenstein.
Questo articolo è tratto da "IL BARBONCINO" il manuale più semplice e completo sui cani barbone nani e toy.
Lo trovi solo qui -> https://amzn.to/4912DJ4 <-
Lo trovi solo qui -> https://amzn.to/4912DJ4 <-