È una malattia ereditaria non sempre diagnosticabile, sia perché può presentarsi saltando alcune generazioni, sia perché i test genetici al momento non sono in grado di individuarne tutte le varianti. Per evitarne la diffusione, i barboncini ai quali viene diagnosticata questa patologia non devono essere utilizzati per la riproduzione.
All’inizio della malattia, il cane ha difficoltà di vista di notte e può rifiutarsi di entrare in stanze buie o scarsamente illuminate e può mostrare incertezza nei movimenti al crepuscolo. Con il progredire della malattia, anche la visione diurna peggiora, e il cane può avere difficoltà a vedere oggetti in movimento o a scendere le scale. Nei casi più gravi si può arrivare alla cecità totale.
Non esistono cure risolutive; il veterinario spesso prescrive integratori antiossidanti e vitamine per cercare di rallentare la progressione della malattia. Per fortuna, i cani si adattano alla progressiva riduzione della vista compensandola con l’olfatto, specie se l’ambiente in cui vivono rimane immutato.
