È un disturbo neurologico caratterizzato da crisi convulsive ricorrenti, che possono coinvolgere tutto il corpo o solo alcune parti.
Si tratta di una patologia abbastanza frequente nei barboncini, anche perché è spesso ereditaria e favorita da incroci tra barboncini provenienti dalla stessa cucciolata, forzata per ottenere taglie particolarmente minute.
Poco prima della crisi epilettica, il cane può correre freneticamente come se fosse inseguito, oppure nascondersi, tremare o piagnucolare. Seguono le convulsioni, con tremori e spasmi muscolari che possono colpire solo una parte del corpo – ad esempio una zampa o una parte del muso del cane – o essere generalizzate, spaventando molto chi le osserva.
È importante ricordare che le convulsioni possono essere determinate anche da numerose altre cause – traumi cranici, avvelenamenti, colpi di calore, diverse altre patologie – per cui la loro presenza non è un sicuro segno di epilessia.
Il veterinario sottopone il cane a una serie di controlli (elettroencefalogramma, TAC cerebrale e prelievo spinale, oltre alle consuete analisi del sangue e delle urine) per cercare di individuare l’origine delle convulsioni ed escludere la possibilità di un tumore cerebrale. Se il veterinario diagnostica con certezza un’epilessia idiopatica – parola che significa che non è provocata da altre patologie – prescrive farmaci per ridurre la gravità e la frequenza delle crisi (come fenobarbital, levetiracetam o bromuro di potassio), in quanto l’epilessia di solito non è curabile, anche se può scomparire con il passare del tempo. Occorre evitare che i cani affetti da epilessia idiopatica si riproducano, perché ci sarebbe un elevato rischio di trasmissione della malattia alla prole.
Anche se il barboncino è una razza canina fondamentalmente sana e resistente, sono inevitabili piccoli o grandi problemi di salute, così come accade per gli esseri umani e per gli altri animali.
È però possibile prevenire e limitare le malattie attraverso uno stile di vita corretto – alimentazione sana, esercizio fisico quotidiano, limitazione dei possibili rischi per il cane in casa e all’aperto – e, ancor prima, nell’accertarci al momento dell’acquisto o dell’adozione che il nostro barboncino non abbia già patologie in corso o che i suoi genitori siano affetti da malattie ereditarie.
Tuttavia, come per l’uomo, anche la più attenta prevenzione non garantisce dall’insorgenza di malattie, per cui è importante per il proprietario conoscere le caratteristiche fondamentali delle principali patologie che possono colpire i barboncini, in modo da poter tempestivamente rivolgersi al proprio veterinario di fiducia, che è l’unica persona in grado di identificare con certezza la malattia e determinare l’eventuale trattamento necessario.
Trovi l’elenco delle principali malattie che possono colpire i barboncini in IL BARBONCINO, con descrizione, sintomi e cure di ogni patologia.
