È una malattia endocrina causata dalla ridotta funzionalità della ghiandola tiroidea che non riesce a produrre a sufficienza gli ormoni tiroidei, essenziali per regolare il metabolismo.
La causa più frequente di ipotiroidismo nei cani è la tiroidite autoimmune (o linfocitaria), in cui il sistema immunitario del cane attacca e danneggia la ghiandola tiroidea. Un’altra causa comune è l’atrofia idiopatica della tiroide, una degenerazione progressiva della ghiandola senza una causa nota specifica. I barboni sembrano avere una predisposizione all’ipotiroidismo, in particolare alla forma autoimmune.
I sintomi della malattia possono essere vari e spesso si sviluppano gradualmente: letargia, aumento di peso inspiegabile (anche con un appetito normale o ridotto), perdita di pelo (soprattutto sulla coda, sul tronco e sui fianchi), problemi cutanei (pelle secca, ispessita, soggetta a infezioni), intolleranza al freddo, rallentamento della frequenza cardiaca.
Il medico veterinario, dopo aver accertato tramite analisi del sangue la ridotta produzione degli ormoni tiroidei (principalmente il T4 totale e il T4 libero) e dell’ormone tireostimolante (TSH), prescrive integratori ormonali sintetici (principalmente la levotiroxina, che andrà assunta a vita) e può consigliare variazioni alimentari come la riduzione almeno temporanea dei grassi. Con un trattamento adeguato, la maggior parte dei cani con ipotiroidismo mostra un significativo miglioramento dei sintomi entro poche settimane e può condurre una vita normale e sana. Sono però necessari controlli veterinari regolari per monitorare i livelli ormonali e aggiustare il dosaggio del farmaco secondo necessità.
Anche se il barboncino è una razza canina fondamentalmente sana e resistente, sono inevitabili piccoli o grandi problemi di salute, così come accade per gli esseri umani e per gli altri animali.
È però possibile prevenire e limitare le malattie attraverso uno stile di vita corretto – alimentazione sana, esercizio fisico quotidiano, limitazione dei possibili rischi per il cane in casa e all’aperto – e, ancor prima, nell’accertarci al momento dell’acquisto o dell’adozione che il nostro barboncino non abbia già patologie in corso o che i suoi genitori siano affetti da malattie ereditarie.
Tuttavia, come per l’uomo, anche la più attenta prevenzione non garantisce dall’insorgenza di malattie, per cui è importante per il proprietario conoscere le caratteristiche fondamentali delle principali patologie che possono colpire i barboncini, in modo da poter tempestivamente rivolgersi al proprio veterinario di fiducia, che è l’unica persona in grado di identificare con certezza la malattia e determinare l’eventuale trattamento necessario.
Trovi l’elenco delle principali malattie che possono colpire i barboncini in IL BARBONCINO, con descrizione, sintomi e cure di ogni patologia.
