Dopo aver individuato l’allevatore giusto dal quale acquistare il nostro barboncino e aver scelto il sesso e la taglia, avremo finalmente davanti ai nostri occhi il cucciolo che potrebbe diventare il nostro migliore amico per molti anni.
Osserviamolo con molta attenzione: il cucciolo deve essere vigile, con occhi lucidi e vivaci. Deve seguire con lo sguardo gli oggetti vicini in movimento e reagire ai rumori, muovendosi senza nessuna rigidità e poggiando bene tutte le zampe a terra. Deve essere pulito, anche nelle orecchie, nel naso e nell’incavo degli occhi, il pelo deve essere omogeneo, senza presentare chiazze nude.
Se il cucciolo ha tra le sei e le otto settimane di vita e ci è possibile rimanere da soli con lui per qualche minuto, possiamo effettuare alcune semplici prove per capire l’indole del cane[1]:
- giriamolo delicatamente sulla schiena e teniamolo in questa posizione appoggiandogli una mano sul petto, il cucciolo dovrebbe prima cercare di rimettersi diritto e poi leccarci la mano;
- allontaniamoci di qualche metro, accovacciamoci e battiamo le mani per attirare il cucciolo: dovrebbe venire da noi;
- accovacciamoci e accarezziamo il cucciolo dalla testa alla coda: dovrebbe girare la testa e leccarci le mani;
- prendiamo il cucciolo sotto l’addome e teniamolo sollevato per una trentina di secondi: il cucciolo dovrebbe prima ribellarsi e poi leccarci la mano.
Reazioni diverse da quelle elencate possono indicare un cane che da adulto cercherà di essere molto dominante o, al contrario, molto sottomesso, situazioni entrambe non consigliabili.
Ad esempio, sottoposto ai semplici test che abbiamo prima indicato, un cane molto dominante tenderà a divincolarsi continuamente e a mordicchiare. Al contrario, un cane troppo sottomesso non si ribellerà alle posizioni che gli imponiamo e si limiterà a leccarci le mani.
Ancora meno consigliabile per la scelta è un cucciolo che se chiamato non viene verso di noi, che non ci segue se ci allontaniamo, che se accarezzato si allontana o scappa via, perché queste in genere sono espressioni di un carattere fortemente timido, che rende complicata la convivenza con le persone.
[1] Le prove elencate di seguito sono fondamentalmente una semplificazione del test elaborato negli anni Sessanta da William E. Campbell, psicologo e studioso del comportamento animale.
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Il barboncino nella foto in alto è Harry (di Tommy Selvano).