Il giorno in cui dobbiamo andare a prendere il nostro barboncino, se occorre utilizzare l’automobile portiamo un’altra persona con noi, in modo che una guidi e l’altra faccia attenzione al cane. Se ci è impossibile portare altre persone, dotiamoci di un trasportino o anche di una semplice scatola di cartone per sistemarvi il cucciolo, che in nessun caso dovrà essere lasciato libero nell’automobile.
Portiamo con noi un collare o una pettorina, un guinzaglio, una coperta e un rotolo di tovaglioli di carta. Se il viaggio dura più di un’ora e abbiamo preso un cucciolo, portiamo con noi anche una ciotola e una bottiglia di acqua e programmiamo una sosta almeno ogni ora di viaggio per consentire al cane di fare i suoi bisogni e per dargli dell’acqua.
È preferibile portare il barboncino a casa prima che sia sera, in modo da permettergli di conoscere il nuovo ambiente prima di dormire. Se è cucciolo, teniamo presente che dovrà dormire per la prima volta senza la mamma e i fratelli. Se l’allevatore ce lo consente, qualche giorno prima di prendere il cucciolo lasciamo vicino a esso una piccola coperta, in modo che si impregni di odori familiari al barboncino, che poi metteremo nella sua cuccia, diminuendo in questo modo lo stress derivante dalla separazione.
Se disponiamo di uno spazio aperto – balcone, terrazzo, cortile, giardino o patio – e il tempo è favorevole, appena arrivati a casa portiamolo lì sin quando non fa i suoi primi bisogni, perché i cani tendono generalmente a “liberarsi” nello stesso posto. Accompagniamolo poi nei diversi luoghi di casa dove potrà muoversi nei giorni successivi, per consentirgli di conoscerli e per individuare possibili pericoli che non avevamo preventivato (ad esempio angoli morti nei quali sarebbe difficile prenderlo) che andranno posti in sicurezza.
Teniamo presente che, come gli esseri umani, ogni cane è un individuo a sé, per cui vi sono cuccioli che appena arrivati nella loro nuova casa cominceranno ad esplorarla, altri che cercheranno di nascondersi, altri ancora che si appisoleranno.
Cominciamo a chiamarlo col nome che abbiamo scelto, per abituarlo ad esso. All’inizio possiamo pronunciare questo nome associandolo a qualcosa di positivo: una carezza, un abbraccio, un qualcosa con cui giocare. Anche se è difficile, bisognerebbe evitare di pronunciare il nome in continuazione, come in una cantilena oppure senza motivo, per evitare che il cane lo consideri una parola di uso comune della quale può disinteressarsi.
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