Un cucciolo di cane sa istintivamente che non può sopravvivere da solo e quindi cerca un altro essere al quale aggregarsi per essere protetto. Se sei tu il proprietario dovrà identificare in te questo essere che gli può garantire la sopravvivenza.
Uno dei migliori modi per consolidare questa relazione sono le passeggiate. Sin quando è cucciolo, e quindi per circa 16 settimane, la passeggiata non dovrà durare più di 10-15 minuti, ma avrà un’importanza fondamentale perché attraverso essa il cucciolo dovrà capire che deve tenerti sempre d’occhio. Se possibile, è consigliabile che le primissime passeggiate avvengano in uno spazio tranquillo, senza altre persone, automobili o cani, in modo che il cucciolo possa più facilmente concentrarsi su di noi. Camminiamo con passo normale, cambiando abbastanza spesso direzione, in modo da abituare il cucciolo a prestare attenzione a dove ci spostiamo.
In questi primi giorni sarà normale essere spesso vicini al cucciolo, ma non dimentichiamo di concedergli anche dei momenti di autonomia – controllandolo comunque a distanza, ancor meglio se il cane non ci può vedere – per evitare che il cane diventi troppo dipendente da noi e soffra poi eccessivamente i momenti di separazione, situazione molto comune proprio con i barboncini.
Nelle prime settimane di vita non è consigliabile bagnare il cane, ma ne va comunque garantita la pulizia, strofinando il pelo con un asciugamano inumidito e controllando che occhi, orecchie, labbra e zampe siano puliti. Se il cane protesta, continuiamo l’ispezione e la pulizia in modo che si abitui a questo rituale; alla fine premiamolo dandogli un bocconcino-ricompensa, un giocattolo e tante carezze.
Sin quando non è stato completato il primo ciclo vaccinale, è meglio evitare che il barboncino venga in contatto con altri cani, o sia portato in luoghi abitualmente visitati da altri cani, che potrebbero trasmettergli infezioni dalle quali non è ancora protetto.
Sin quando non è completato il primo ciclo vaccinale, è meglio evitare che il barboncino venga in contatto con altri cani, o sia portato in luoghi abitualmente visitati da altri cani, che potrebbero trasmettergli infezioni dalle quali non è ancora protetto.
Le prime notti potrebbe piagnucolare, abbaiare o ululare: è normale e dipende principalmente dalla mancanza che sente della mamma e dei fratelli e sorelle con i quali era generalmente solito addormentarsi. Per questo motivo posizioniamo la sua cuccia in modo che possa vederci, ad esempio fuori dalla nostra camera da letto lasciando la porta aperta. Evitiamo di portare il cucciolo sul letto o di andare da lui appena lo sentiamo piangere, perché queste diventerebbero abitudini difficili da eliminare: in genere i cani smettono di lamentarsi dopo alcuni minuti… anche se spesso riprendono.
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Il barbonino nella foto in alto è Arturo (di Miky Miky).