Il problema dei “bisognini” del cucciolo

0 Comments

Dal momento che è presumibile che nei primi giorni il cucciolo sia spesso alla portata dei nostri occhi o di qualche altra persona di casa, se ci rendiamo conto che ha bisogno di liberarsi – ad esempio se vediamo che comincia a girare in tondo, ad annusare rumorosamente, a grattare a una porta – prendiamolo e portiamolo nel luogo della casa che abbiamo scelto per fargli fare i suoi bisogni sin quando non avrà imparato a trattenerli. Anche se ci accorgiamo che ha già cominciato a fare i suoi bisogni, interrompiamolo, prendiamolo delicatamente e portiamolo nel luogo di casa che abbiamo scelto: una volta che si è “liberato”, complimentiamoci con lui.

Sistemiamo lì la cosiddetta traversina – vale a dire un tappetino usa e getta che ha un lato impermeabile e l’altro assorbente – oppure, in mancanza di essa, vecchi giornali; in commercio si trovano anche traversine di stoffa, lavabili in lavatrici e quindi riutilizzabili: https://amzn.to/3PyFqpn. Non occorre sostituire la traversina ogni volta che il cane vi urina; lasciamola lì per due-tre occasioni, anche perché l’odore spingerà il cane a cercare nuovamente quel posto per i propri bisogni. Gli escrementi, invece, vanno immediatamente tolti e buttati.

Come abbiamo detto, i cani sviluppano un’abitudine al luogo dove fare i propri bisogni, per cui è importante aiutarli a memorizzare il posto che abbiamo scelto per questo scopo. Ad esempio, una volta che il cucciolo avrà acquisito l’abitudine a fare i propri bisogni sulla traversina, possiamo provare a spostarla ogni giorno in direzione della porta di ingresso della casa, fino a sistemarla appena fuori di essa; se siamo fortunati, il cucciolo imparerà a grattare la porta per indicare la sua necessità e a quel punto potremo abituarlo a fare i propri bisogni fuori casa.

Ricordiamoci che il cucciolo non è in grado di distinguere con certezza assoluta la traversina da oggetti simili, come tappeti, per cui nei primi giorni è opportuno togliere questi oggetti dal pavimento, così come evitare di farlo salire su poltrone o divani per non incorrere in brutte sorprese.

Assicuriamoci di portarlo fuori o – se questo ci è impossibile – nel posto dell’abitazione che abbiamo scelto per i suoi bisognini, nei momenti della giornata in cui è più probabile che si debba liberare: appena si è svegliato, dopo che ha mangiato, dopo che ha giocato a lungo, prima del sonno notturno. Non appena ha fatto i suoi bisogni all’aperto o nel posto giusto della casa, complimentiamoci con lui. Evitiamo di dargli cibo nelle due ore che precedono il riposo notturno.

Non preoccupiamoci se lascia andare qualche goccia di urina quando arrivano visitatori o quando torniamo a casa dopo un’assenza: è del tutto normale nei cuccioli e passerà col tempo. Se sappiamo in anticipo dell’arrivo di nuove persone, possiamo anche portarlo qualche minuto prima nel posto dei bisogni per… limitare i danni.

Per evitare contrattempi notturni legati ai suoi bisogni, è assolutamente consigliabile farlo dormire in una cuccia o in un trasportino che possano essere chiusi. Anche se cucciolo, il cane cercherà di avvisarci delle sue esigenze, agitandosi, cercando di fare rumore: a quel punto, se ci è possibile portiamolo fuori o almeno nel luogo dei suoi bisogni. Quando è cucciolo, un cane non riesce a trattenere la cacca per più di due ore, poi col tempo riuscirà a trattenerla per l’intera notte.

Rimproverare il cucciolo se si libera in un luogo non idoneo della casa è abbastanza inutile. Un cane non capisce le nostre eventuali spiegazioni verbali e soprattutto non è in grado di collegare il nostro rimprovero all’azione che lo ha determinato. Ad esempio, se noi ci accorgiamo che ha fatto i suoi bisogni dove non doveva e lo chiamiamo ad alta voce per poi rimproverarlo, il cucciolo sarà spinto a collegare la punizione al fatto che lui è venuto da noi quando l’abbiamo chiamato e, conseguentemente, le volte successive che lo chiameremo sarà indeciso sul da farsi. Anche nel caso in cui il rimprovero avvenga contestualmente all’accaduto, il cucciolo potrà successivamente cercare di trattenere quanto più possibile i suoi bisogni, di non farli in nostra presenza e – in alcuni casi – potrebbe arrivare a mangiare le sue stesse feci per nasconderle alla nostra vista. È invece importante, dopo aver pulito il “malfatto”, ricoprire l’odore per evitare che il cane sia attratto da quel luogo: esistono spray appositi ma possono anche essere usate soluzioni di acqua e aceto bianco diluiti in proporzione 10 a 1 (una parte di aceto e 10 di acqua).

Questo articolo è tratto da "IL BARBONCINO" il manuale più semplice e completo sui cani barbone nani e toy.
Lo trovi solo qui -> https://amzn.to/4912DJ4 <-

Categories:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *