Il “capobranco” in famiglia

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Anche se noi tendiamo inevitabilmente a “umanizzare” il nostro barboncino, riconoscendogli atteggiamenti o sentimenti simili ai nostri, egli rimane un cane e quindi pensa come un cane e si comporta come un cane. In natura lui è portato ad abbaiare, a guaire, a ululare, a scavare, a marcare il territorio con piccole quantità di urina, a mordere in caso di pericolo; comportamenti istintivi che occorre forzatamente limitare, in particolar modo se il barboncino vive in un appartamento.

L’addestramento serve a far comprendere al cane il suo ruolo nella famiglia umana, che lui percepisce come un branco. In ogni branco esiste una precisa gerarchia, alla cui cima c’è il capobranco. È importante che il tuo barboncino ti identifichi come tale, perché il riconoscimento di questa autorità è fondamentale per proteggerlo da possibili rischi. Ad esempio, quando vi troverete in una situazione di potenziale pericolo di cui tu conosci i rischi ma che il tuo barboncino vive per la prima volta, il tuo cane osserverà e rispetterà le tue scelte e il tuo atteggiamento.

Bijoux (di Linda Lix)
Gina (di Valeria Di Grazia)

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