Nella nostra inevitabile ma pericolosamente scorretta tendenza a “umanizzare” il nostro barboncino, a volte sbagliamo nei momenti della ricompensa e del rimprovero, che abbiamo visto essere fondamentali per l’addestramento del cane. Questi errori avvengono perché a volte diamo per scontato che il barboncino comprenda perfettamente il nostro operato. Due esempi renderanno più chiara questa osservazione.
Un rimprovero nel momento sbagliato: ci accorgiamo che il nostro barboncino ha danneggiato qualcosa in casa cercando di morsicarla. Irritati per il danno, rimanendo sul posto chiamiamo il cane e, una volta che ci ha raggiunti, lo sgridiamo cercando di spiegargli urlando quello che ha fatto. Non capendo, ovviamente, le nostre urla di spiegazione, il cane può finire per associare il nostro rimprovero al fatto che è venuto da noi quando lo abbiamo chiamato. In questo modo, le prossime volte che lo chiameremo sarà incerto sul da farsi o non si muoverà dal posto in cui si trova, provocando al limite altri nostri rimproveri.
Una ricompensa al momento sbagliato: stiamo cercando di far apprendere al nostro barboncino il comando “Seduto!”, come al solito preceduto preferibilmente dal nome del cane. Il cane si siede correttamente e noi prendiamo un bocconcino per premiarlo; il cane vede il bocconcino e si alza per mangiarlo e noi gli diamo il premio mentre è alzato. A quel punto, il cane sarà spinto a non associare il premio al fatto di essersi seduto e tenderà ad alzarsi immediatamente dopo aver eseguito il comando.
In conclusione: facciamo molta attenzione a QUANDO premiamo o rimproveriamo il nostro cane, sia che si tratti di un cucciolo, sia di un cane adulto.
Alle regole per la ricompensa e il rimprovero perfetti possiamo aggiungere queste:
- ciò che usiamo come alimento-premio, si tratti di un biscottino o altro, non deve essere dato al cane in altre occasioni senza motivo, in quanto deve poterlo associare all’azione corretta che ha svolto;
- dopo un rimprovero, evitiamo di farci intenerire dall’atteggiamento del cane – che può piagnucolare, assumere un atteggiamento imbronciato o rannicchiarsi su se stesso – finendo per accarezzarlo o coccolarlo e non lasciamo che altre persone eventualmente presenti lo facciano, perché questo indurrebbe il cane in confusione su ciò che è corretto o non corretto fare.
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