Con il termine “bocconcino” facciamo riferimento a una ricompensa o premio alimentare da offrire al nostro barboncino quando effettua l’azione che ci attendevamo da lui. È il caso di indicare più precisamente di cosa si tratta e quando va dato.
Se vogliamo, esistono in commercio appositi “bocconcini” da usare come ricompensa – ad esempio dei biscottini per cani – ma nelle nostre case ci sono già diversi alimenti che possiamo utilizzare come premio.

Ad esempio:
- un pezzetto di carne secca, senza pepe, sale aggiunto o condimenti;
- un pezzetto di würstel (senza pelle);
- un pezzetto di formaggio;
- un pezzetto di mela (senza semi), oppure di carota o di melone;
- un pezzetto di cereali secchi da colazione (tipo corn flakes, cheerios, fiocchi di mais), preferibilmente senza zuccheri aggiunti. Possiamo mettere questi pezzetti di cereali in una busta insieme a un po’ di pancetta o qualche altro prodotto a base di carne, per insaporirli.
Abbiamo scritto sempre “pezzetto”, per indicare che il “bocconcino” deve essere di dimensioni davvero piccole (all’incirca pari a quelle di un fagiolo) e rapportate alle dimensioni e all’età del barboncino, perché verrà dato più volte durante una sessione di addestramento e perché il cane deve poterlo mangiare velocemente per proseguire la sessione.
Gli alimenti che abbiamo elencato sono graditi e salutari per i nostri barboncini, ma non è possibile escludere rarissimi casi di intolleranze alimentari, provocate soprattutto da eccipienti presenti nei cibi. Per questo motivo, quando utilizziamo un nuovo tipo di bocconcino-premio, osserviamo le reazioni del nostro cane e chiediamo consiglio al veterinario in caso di comparsa di sintomi come prurito, leccamento eccessivo delle zampe, disturbi intestinali o altro.
Il bocconcino-premio ha maggior valore se è dato a distanza dai pasti e – se i bocconcini offerti sono parecchi – occorre sottrarre al pasto successivo una quantità di cibo grosso modo corrispondente, per evitare che il cane vada in sovrappeso.
Man mano che il barboncino impara a eseguire i comandi con regolarità, diminuiamo progressivamente la frequenza del premio concesso, limitandoci a una carezza o a un cenno di approvazione che può consistere anche nella parola “Bravo!”, ancor meglio se preceduta dal nome del nostro cane.
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Il barboncino nella foto in alto è Paris (di Patrizia Canton)
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