Un cane tenuto al guinzaglio da una persona responsabile ha minori possibilità di essere investito da un’auto, di perdersi, di essere ferito da altri cani, di mangiare rifiuti pericolosi, di capitare o di provocare altre situazioni potenzialmente pericolose.
Perciò, l’addestramento al guinzaglio è fondamentale sin da quando il nostro cane è un cucciolo. Purtroppo, soprattutto se il cane è di piccola taglia, alcuni proprietari tendono a tenerlo in braccio sino all’età di sei-otto mesi, con il risultato che il cane fatica poi ad accettare il guinzaglio.
Esistono fondamentalmente due tipi di collari: quello che cinge il collo del cane e quello che invece si appoggia alla parte frontale del cane, quest’ultimo è più comunemente chiamato “pettorina”. Al collare o alla pettorina si aggancia con un moschettone il vero e proprio guinzaglio. Nei barboncini si preferisce solitamente l’utilizzo della pettorina, perché preme meno sulla trachea del cane, ma può essere adoperato anche il collare. Se optiamo per questo, assicuriamoci che non stringa il collo del cane: deve essere possibile infilare almeno un dito ma non più di due dita tra il collare e il collo del cane. Se si tratta di un cucciolo questa operazione deve essere costantemente ripetuta durante tutta la fase di crescita del cane, per evitare che il collare divenga troppo stretto.
Camminare al guinzaglio non è un comportamento naturale per un cane, che per istinto tende a esplorare e a correre per inseguire, per cui servono tempo e pazienza tempo per abituarlo a camminare correttamente con il guinzaglio.
Indossare e togliere collare o pettorina e guinzaglio sono abitudini che devono essere apprese dal cane sin da quando è un cucciolo, per evitare che scappi via o si nasconda quando vogliamo metterli o togliergli.
Aspettiamo che il cane sia seduto davanti a noi prima di mettergli o togliergli il collare. Quando abbiamo terminato la nostra operazione, diciamo “Vai!”. Ovviamente, come al solito, l’esercizio va rinforzato con ricompense in carezze o bocconcini e diviene più semplice se il cucciolo ha già appreso il comando “Seduto!”.
All’inizio il cucciolo tenderà a grattarsi sul collo, perché non è abituato al collare, ma si abituerà in pochi giorni. A quel punto, potremo attaccare al collare o alla pettorina il guinzaglio, lasciando che il cane cammini in casa trascinando per terra il guinzaglio, facendo attenzione che questo non si impigli in qualcosa.
Una volta che il barboncino sembrerà essersi abituato al guinzaglio, addestriamolo a camminare accanto a noi senza mantenere il guinzaglio in mano. In casa, o in uno spazio aperto ma sorvegliato e tranquillo, prendiamo un bocconcino-ricompensa e manteniamolo nella nostra mano sinistra semichiusa chiamando il cane. Quando il cucciolo si avvicina e annusa il bocconcino, mettendosi al nostro lato sinistro, diamogli il premio.
Quindi prendiamo un altro bocconcino-ricompensa, tenendolo sempre nella nostra mano sinistra e quando il barboncino si avvicina a noi facciamo qualche passo, controllando che continui a camminarci accanto dalla parte sinistra. Ricompensiamolo nuovamente e ripetiamo l’esercizio, incrementando man mano il percorso.
Nei giorni successivi, ripetiamo l’esercizio, stavolta mantenendo il guinzaglio al quale è attaccato il cane. Di tanto in tanto giriamoci lentamente e camminiamo dall’altra parte assicurandoci che il cane resti a nostro fianco. Se il cane oppone resistenza o si siede, fermiamoci e incoraggiamolo a tornare al nostro fianco.
Questa tecnica può richiedere più tempo rispetto a quelle che prevedono strappi violenti per convincere il cane ad andare nella direzione voluta, ma produce migliori risultati perché il cane assocerà il guinzaglio a un’esperienza positiva e non traumatica.
Una volta che il cane si sarà abituato a rimanere al nostro fianco al guinzaglio, cominciamo ad uscire all’aperto, allungando progressivamente la durata della passeggiata. Le prime volte è consigliabile portare il cucciolo sempre dallo stesso lato rispetto a noi; molti preferiscono la sinistra per tenerlo più lontano dai pericoli di una eventuale strada presente, ma non c’è una regola assoluta e una volta appresa l’azione si potrà utilizzare anche l’altro lato.
Non lasciare mai il tuo cane da solo al guinzaglio! Il guinzaglio potrebbe impigliarsi in un oggetto e per liberarsi il cane potrebbe anche soffocare.
Già nelle prime passeggiate occorre evitare che il barboncino “tiri” il guinzaglio per andare in una direzione diversa da quella che stiamo tenendo o cercando in tal modo di accelerare il nostro passo. Se accettiamo di lasciarci trasportare, il cane accentuerà questo suo comportamento e sarà più difficile proteggerlo da eventuali pericoli.
Per questo motivo, se il cane inizia a tirare il guinzaglio, fermiamoci immediatamente, senza parlare o altro, sin quando non smette di tirare. Non aspettiamoci che il cucciolo apprenda immediatamente questa abitudine; sarà necessario ripetere la nostra azione decine e decine di volte, ma sarebbe molto più complicato cercare di fargli perdere questa abitudine quando sarà adulto.
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La barboncina nella foto in alto è Lili (di Giulia Bonacchi),