Questo non è un comando semplice da insegnare a un barboncino, che rispetto ad altre razze canine è più sensibile ai rumori e a tutto ciò che percepisce come un possibile pericolo e ai quali reagisce principalmente abbaiando.
Ovviamente, l’abbaio ha anche una funzione positiva, ad esempio quando il nostro barboncino cerca di comunicarci in questo modo un pericolo o la presenza di una persona sconosciuta che non vuole far avvicinare, oppure esprime la gioia del cane, ad esempio quando stiamo giocando con lui.
Purtroppo, il cane abbaia anche per ottenere attenzione, per rispondere all’abbaio di altri cani o per cento altre ragioni, non sempre a noi chiare, e può proseguire nel suo abbaio continuo anche per diversi minuti.
Perciò, è importante cercare di insegnare al nostro barboncino il comando “Silenzio!” (o “Zitto!”) sfruttando proprio i momenti in cui il cane sta abbaiando apparentemente senza ragione o per un motivo che non riteniamo importante lui ci segnali. Per insegnare questo comando, avviciniamo al suo naso un bocconcino che terremo nella mano socchiusa e pronunciamo il comando “Silenzio!” (o “Zitto!”). Appena smette di abbaiare per fiutare il bocconcino, premiamolo.
Bisogna avere la costanza di ripetere l’esercizio, come e più degli altri, perché si tratta di un’abitudine difficile da perdere per il barboncino. In alternativa, se il cane abbaia di continuo, cerchiamo di capirne il motivo e – se l’abbaio è continuo e fastidioso – allontaniamo se possibile lo stimolo che provoca l’abbaio. Ad esempio, se si tratta di un rumore possiamo accendere la televisione o la radio per coprirlo, se si tratta di qualcosa che vede possiamo tirare le tende oppure, in entrambi i casi, possiamo portare il cane in un altro posto.
Non consigliamo l’uso dei collari anti-abbaio. Ne esistono di innumerevoli tipi ma in genere si basano su un principio identico: un microfono posto nel collare individua un suono molto forte – presumibilmente l’abbaio del cane – e provoca un qualcosa che è inteso come una punizione e che dovrebbe dissuadere il cane dal prolungare l’abbaio: si va da vibrazioni all’emissione di spray con odori sgraditi al cane sino a vere e proprie scosse elettriche, che sebbene di bassissima intensità, colpiscono comunque il cane.
Al di là della quantità di violenza che è comunque presente in questi collari, gli effetti di questo tipo di dispositivi non sono né sicuri né continui e vanno riservati all’utilizzo solo come ultima risorsa in casi eccezionali e comunque sotto la supervisione di esperti del settore.
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