Se si dispone del tempo sufficiente, la preparazione casalinga del cibo destinato al nostro barboncino, o di parte di esso, può essere una buona idea non tanto per una questione di risparmio – anche perché il cibo preparato in casa può avere un costo finale maggiore di quello industriale – ma per la qualità dell’alimentazione che forniamo al cane.
Se il cane è abituato al cibo industriale, il passaggio al cibo preparato in casa deve essere progressivo per non provocare problemi intestinali al nostro barboncino: per circa una settimana mischieremo perciò i due tipi di alimenti, diminuendo progressivamente la percentuale di cibo industriale e aumentando quella del cibo casalingo. La stessa regola vale anche nel caso inverso, vale a dire per i barboncini che provengono da un cibo casalingo e che si vogliono abituare al cibo industriale[1].
Se intendiamo fornire al cane cibo preparato da noi solo qualche giorno della settimana, ad esempio durante il fine settimana, consideriamo la possibilità di far prevalere al suo interno carne, frattaglie, ossa crude, che rappresentano l’alimentazione naturale dei cani.
Ricordiamoci che le ossa da fornire al nostro barboncino devono essere idonee alla masticazione e quindi vanno escluse tutte le ossa cotte (comprese quelle di bistecca), quelle di piccole dimensioni e quelle di pollo, per evitare che possano spezzarsi danneggiando i denti del cane o addirittura provocandone il soffocamento. Sono invece indicate le ossa crude di manzo, le ossa iliache e tutte le altre ossa di media e grande dimensione che abbiano al loro interno del midollo. Alcuni cani non abituati a mangiare ossa, le prime volte possono manifestare diarrea, che tende comunque a scomparire in poco tempo.
Anche le uova cotte forniscono un ottimo apporto di proteine al barboncino, che in genere le digerisce senza alcun problema. Costituiscono, infatti, un alimento abbastanza completo per lui. L’importante è che siano sempre ben cotte, perché le uova crude possono essere vettori di pericolose malattie causate da batteri come quelli della salmonella.
[1] Ecco uno schema di passaggio da cibo industriale a cibo casalinga, o viceversa, nello spazio di una settimana. Nei primi due giorni mescoleremo tre quarti di cibo vecchio a un quarto di quello nuovo. Nei successivi due mescoleremo cibo vecchio e nuovo in parti uguali. Il quinto e sesto giorno mescoleremo tre quarti del cibo nuovo con un quarto del vecchio. Dal settimo giorno useremo solo il cibo nuovo.