Anche se per le sue dimensioni può perfettamente adattarsi a vivere in un appartamento, il barboncino ha comunque bisogno di esercizio fisico quotidiano. Un barboncino sedentario ha maggiori probabilità di divenire obeso e di sviluppare diabete, problemi muscolari e disturbi cardiaci.
Inoltre, l’assenza di un’attività fisica quotidiana, così come la mancanza degli stimoli mentali derivanti dal gioco o dall’addestramento, può causare anche disturbi comportamentali, ad esempio atteggiamenti distruttivi o aggressivi, che vanno visti come dei modi in cui il cane ci comunica che qualcosa non va e che bisogna cercare di cambiare.
Questo accade perché, rispetto ad altre razze canine, il barboncino – qualunque siano le sue dimensioni: standard, nano o toy – ha una maggiore disponibilità di energie fisiche e mentali. Se però queste energie non vengono da noi incanalate in modo giusto – attraverso un quotidiano esercizio fisico, il gioco, l’addestramento – il cane potrà esercitarle in modo distruttivo.
Ricordiamoci che la razza è in origine quella di un cane da caccia e da riporto in acqua, ragion per cui il barboncino ama la campagna e l’acqua, oltre che inseguire e recuperare oggetti che gli lanciamo.
Il barboncino che vive in appartamento comunica il suo bisogno di uscire in diversi modi: gratta la porta di uscita, abbaia, si muove in cerchio, annusa in giro, è irrequieto.
Quindi, se la nostra casa non dispone di uno spazio aperto dove il barboncino può essere lasciato libero, assicuriamoci di avere il tempo per delle passeggiate quotidiane, ancora meglio se è possibile raggiungere aree aperte dove il barboncino può essere lasciato libero di correre e giocare. Teniamo presente che un barboncino nano ha bisogno di circa un’ora di passeggiata al giorno, che può ovviamente essere frazionata in due-tre uscite giornaliere in modo da essere abbinata ai momenti dedicati ai “bisognini”. Per i barboncini toy possono essere sufficienti trenta minuti quotidiani di passeggiata.
Possiamo lanciare lontano i suoi giocattoli o nasconderli per poi farglieli cercare e riportare. Se ci è possibile, creiamo una specie di percorso a ostacoli – che il cane dovrà saltare, aggirare o salire – e spingiamo il nostro cane a percorrerlo affiancandoci a lui e premiandolo alla fine del percorso. Possiamo lanciargli una palla piccola e morbida che lui potrà prendere al volo o inseguire e riportarci. Se nelle nostre vicinanze c’è un parco per cani, portiamolo lì a giocare con altri suoi simili.
Per la sua predisposizione all’esercizio fisico, il barbone è una delle razze che eccelle in diverse discipline sportive dedicate ai cani, da quelle più note come l’agility dog e la mobility dog, a quelle più specifiche come la dog dance e a quelle meno conosciute come il disc dog (il cane recupera al volo il frisbee lanciato dal proprietario) e il treibball (il barboncino spinge dei palloni di grandi dimensioni in posti predeterminati).
Nelle giornate nelle quali per nostra impossibilità o per le condizioni metereologiche, il tempo passato all’aperto è minore, cerchiamo di compensarlo con un aumento del tempo dedicato al gioco in casa.
Un’ultima considerazione: l’esercizio fisico deve essere quotidiano e di una certa durata ma ciò non significa che deve risultare massacrante. Esercizi violenti, scale, camminate troppo lunghe possono provocare problemi articolari e quindi vanno evitati.
Inoltre, non sottoponiamo ad esercizio fisico o al gioco il barboncino subito dopo i pasti, perché questo potrebbe provocare una dilatazione e torsione dello stomaco potenzialmente molto pericolose.
Questo articolo è tratto da "IL BARBONCINO" il manuale più semplice e completo sui cani barbone nani e toy.
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