Rispetto a noi la visione degli oggetti del nostro cane è sfocata, in un certo senso simile a quella di una persona miope che non usi gli occhiali, ma al buio vede meglio degli esseri umani. Non è vero che sia completante daltonico, cioè non in grado di distinguere i colori, come molti sostengono. Il nostro barboncino è in grado di vedere sfumature di giallo e di blu, ma non di rosso o verde.
A totale compensazione di queste carenze di vista, il barboncino – come gli altri cani – possiede un olfatto incredibile, riuscendo a riconoscere e ricordare gli odori di un luogo o di una persona. Questo è il motivo per il quale se trova un nostro capo d’abbigliamento lo porta nella propria cuccia, se il capo è di piccole dimensioni, oppure vi si accuccia sopra, se si tratta di una giacca o di un cappotto. Per questo stesso motivo, il ricorso a un nostro vecchio capo d’abbigliamento da lasciare al barboncino, può essere un metodo per combattere la sua ansia di separazione quando dobbiamo allontanarci per qualche ora, perché quel capo funziona come un ancoraggio olfattivo.
Non a caso, uno dei motivi che ha portato alla selezione di esemplari sempre più piccoli, sino ad arrivare ai nostri attuali barboncini toy, è stato il desiderio di sfruttare l’eccezionale olfatto per l’identificazione dei tartufi, limitando al massimo il danneggiamento del tartufo stesso nelle operazioni di scavo effettuate dal barboncino.
Anche l’udito è più evoluto rispetto al nostro: il barboncino sente suoni più deboli a distanze maggiori e frequenze più alte rispetto all’uomo.
Questo articolo è tratto da "IL BARBONCINO" il manuale più semplice e completo sui cani barbone nani e toy.
Lo trovi solo qui -> https://amzn.to/4912DJ4 <-
Lo trovi solo qui -> https://amzn.to/4912DJ4 <-
Il barboncino nella foto in alto è