Malattie e prevenzione 2/3

Diabete

Cause: il pancreas non riesce a produrre in quantità sufficiente l’insulina, un ormone che permette all’organismo di metabolizzare i carboidrati. Di conseguenza aumenta la quantità degli zuccheri presenti nel sangue con il rischio di diverse gravi complicazioni che vanno dalla cecità alla paralisi degli arti. Trattandosi di una malattia che colpisce prevalentemente i cani anziani, si presenta più frequentemente nei cani di piccola taglia come i barboncini, perché vivono mediamente più a lungo rispetto a cani di taglia maggiore.

Sintomi: aumento del consumo di acqua, della quantità di urina emessa, dell’appetito, perdita di peso.

Cure: il trattamento prevede iniezioni di insulina, in dosi stabilite dal veterinario in base al peso del cane e alla gravità della patologia, una dieta ricca di fibre e un regolare esercizio fisico.

Dilatazione gastrica (o torsione gastrica)

Cause: in cani predisposti a questo disturbo, un pasto eccessivo per quantità di cibo e fretta nel mangiare, oppure l’assunzione di una grande quantità di acqua dopo il pasto, o un esercizio fisico eccessivo dopo aver mangiato, possono provocare la dilatazione dello stomaco a causa di una sovrabbondanza di aria o di acqua. A quel punto, lo stomaco può tendere a ruotare sul suo asse, limitando o arrestando l’afflusso di sangue agli organi vitali.

Sintomi: estrema irrequietezza o – al contrario – apparenza pigra, addome dilatato, sforzi di vomito che non portano però al vomito vero e proprio ma solo all’emissione di saliva, respirazione rapida, gengive pallide, eccessiva salivazione.

Cure: se il cane non riesce a liberarsi dell’aria o acqua in eccesso vomitando o ruttando, questa condizione può causare gravi problemi senza il pronto intervento di un veterinario, che nei casi più gravi può anche decidere di procedere a un’immediata operazione chirurgica.

Displasia dell’anca

Cause: è una patologia muscolo-scheletrica non rara nei barboncini, anche perché ereditaria ma difficilmente diagnosticabile, perché può presentarsi a distanza di diverse generazioni. Ne sembrano maggiormente colpiti i barboncini standard, rispetto ai barboncini nani e toy.

Sintomi: l’andatura del cane durante il passeggio non è fluida e il barboncino cerca di non piegare o estendere completamente una delle zampe posteriori. Col passare degli anni la displasia può portare ad artrite, dolore e zoppia, che possono rendere difficile le attività quotidiane del barboncino.

Cure: il veterinario può suggerire l’utilizzo di integratori alimentari, di farmaci oppure, nei casi più gravi, può prospettare un intervento chirurgico.

Epilessia                 

Cause: si tratta di una patologia abbastanza frequente nei barboncini, anche perché è spesso ereditaria e favorita da incroci tra barboncini provenienti dalla stessa cucciolata.

Sintomi: poco prima della crisi epilettica, il cane può correre freneticamente come se fosse inseguito, oppure nascondersi, tremare o piagnucolare. Seguono le convulsioni, con tremori e spasmi muscolari che possono colpire solo una parte del corpo – ad esempio una zampa o una parte del muso del cane – o essere generalizzate, spaventando molto chi le osserva, mentre il barboncino dopo il loro termine – in genere da uno a tre minuti – torna a una condotta di vita apparentemente normale. È importante ricordare che le convulsioni possono essere determinate anche da numerose altre cause – avvelenamenti, colpi di calore, diverse altre patologie – per cui la loro presenza non è mai un sicuro segno di epilessia.

Cure: il veterinario sottopone il cane a una serie di controlli – che possono comprendere elettroencefalogramma, TAC cerebrale e prelievo spinale, oltre alle consuete analisi del sangue e delle urine – per cercare di individuare l’origine delle convulsioni ed escludere la possibilità di un tumore cerebrale. Se il veterinario diagnostica con certezza un’epilessia idiopatica – parola che significa che non è provocata da altre patologie – provvederà a prescrivere farmaci che riducano la gravità e la frequenza delle crisi, in quanto l’epilessia di solito non è curabile, anche se non è infrequente che scompaia autonomamente con il passare del tempo. In ogni caso, occorre evitare che i cani affetti da epilessia idiopatica accertata siano utilizzati per la riproduzione, perché ci sarebbe un elevato rischio di trasmissione della malattia alla prole.

Giardia

Cause: vermi presenti nel tratto gastrointestinale e introdotti assumendo acqua o cibo contaminati oppure venendo in contatto con feci contaminate. Erroneamente si ritiene che la malattia colpisca solo cuccioli o barboncini con sistema immunitario debole; in realtà se il barboncino è in buone condizioni di salute la malattia è spesso asintomatica e quindi non viene individuata.

Sintomi: diarrea maleodorante e di colore chiaro, a volte con presenza di muco e sangue; inappetenza, vomito, dimagrimento, crampi addominali, debolezza, febbre.

Cure: dopo aver accertato tramite analisi la malattia, il veterinario prescrive un altielmintico (un farmaco che uccide ed espelle i vermi intestinali) nel dosaggio corretto. Al termine del trattamento è consigliabile effettuare un nuovo controllo, perché la giardia non è semplice da debellare ed è soggetta a recidive.

Glaucoma

Cause: se il drenaggio dei liquidi nell’occhio diventa inadeguato, l’accumulo di liquidi determina una crescente pressione sull’occhio, che provoca danni al nervo ottico, che possono condurre anche alla cecità.

Sintomi: gli occhi del barboncino possono apparire arrossati o possiamo vedere dei reticoli rossi nella parte bianca degli occhi; se la malattia è già a uno stadio avanzato, il cane può avvertire dolore agli occhi e sfregarseli ripetutamente con una zampa o sul pavimento, oppure presentare un evidente ingrandimento del bulbo oculare.

Cure: nel caso si notino alcuni dei sintomi sopra riportati, è opportuna una visita veterinaria, anche perché il glaucoma non solo tende a progredire abbastanza velocemente, ma può diffondersi da un occhio all’altro se non viene trattato rapidamente.

Ipoglicemia

Cause: livelli di zucchero troppo bassi nel sangue; trattandosi di un disturbo accentuato dalla mancanza di grosse masse muscolari, colpisce più frequentemente i barboncini toy.

Sintomi: debolezza, letargia, fame, tremore, confusione, gengive fredde e bianche, testa spesso inclinata; nelle ipoglicemie gravi possono comparire convulsioni.

Cure: se le analisi mediche confermano la diagnosi di ipoglicemia, il veterinario spiegherà al proprietario del barboncino come accorgersi di una crisi ipoglicemica, raccomandandogli di avere sempre a portata di mano delle fonti immediate di glucosio come miele o acqua molto zuccherata, che andranno messe direttamente nella bocca del cane con una siringa senza ago, oppure – in mancanza di essa – utilizzando un dito per mettere miele o gelato sui denti posteriori del cane. Ciò è necessario perché durante la crisi il cane non vorrà né bere né alimentarsi autonomamente. Il recupero del cane avviene generalmente in modo rapido, ma se la situazione non dovesse migliorare dopo 30 minuti è opportuno consultare un veterinario.

Ipoplasia del nervo ottico

Cause: un difetto congenito del nervo ottico che ne impedisce il corretto sviluppo.

Sintomi: a causa delle difficoltà di visione, il cane tende a urtare frequentemente le cose, ha difficoltà a localizzare oggetti, cammina con lentezza e prudenza.

Cure: non esistendo cure specifiche, occorre augurarsi che la malattia colpisca un solo occhio, in quanto il cane riesce a compensare bene la cecità dell’occhio malato utilizzando quello sano.

Ipotiroidismo

Cause: una ridotta funzionalità della ghiandola tiroidea che non riesce a produrre a sufficienza gli ormoni T3 e T4.

Sintomi: ansia, perdita di pelo, obesità, letargia.

Cure: il medico veterinario, dopo aver accertato tramite analisi del sangue la ridotta produzione degli ormoni tiroidei, prescrive integratori ormonali sintetici o altri farmaci e può consigliare variazioni alimentari come la riduzione almeno temporanea dei grassi.

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