Lussazione della rotula
Cause: l’articolazione della zampa, perlopiù una delle zampe posteriori, scivola fuori dal suo posto. La lussazione può avere una causa genetica o essere conseguente a traumi e colpisce maggiormente i cani di taglia più piccola.
Sintomi: il cane cerca di non appoggiare a terra la zampa interessata dalla lussazione, specie quando corre. Questo zoppicamento è spesso temporaneo, perché la rotula può tornare alla sua posizione naturale, ma la lussazione favorisce col tempo lo sviluppo dell’artrite.
Cure: il veterinario accerta la patologia attraverso una radiografia, se necessario anche analizzando il fluido prelevato dall’articolazione. Nei casi più gravi occorre ricorrere a un intervento chirurgico, ma spesso il barboncino è in grado di convivere con questa condizione, conducendo una vita normale.
Malattia del disco intervertebrale o IVDD
Cause: i dischi intervertebrali dei cani sono soggetti a una degenerazione naturale con il passare degli anni, ma quando questo decadimento è troppo precoce, si è spesso in presenza di una disidratazione del centro gelatinoso del disco intervertebrale, che perde la capacità di assorbire gli urti e attutirne gli effetti sulla colonna vertebrale. La malattia provoca dolore e danni ai nervi, potendo arrivare sino alla disabilità permanente.
Sintomi: il cane può presentare collo o schiena rigidi, testa abbassata, una posizione inusualmente curva o inarcata, può zoppicare o trascinare una o più zampe, avere difficoltà o rifiutarsi di salire su scale, oppure presentare mancanza di coordinazione e tremori frequenti.
Cure: farmaci o interventi chirurgici possono rallentare la degenerazione del disco intervertebrali, se la malattia è diagnosticata in tempo. Se il cane viene portato alla visita veterinaria quando gli arti posteriori hanno già perso la sensibilità, è difficile poterne recuperare la mobilità.
Morbo di Addison o ipoadrenocorticismo
Cause: un’insufficiente produzione di corticosteroidi, provocata da una malattia delle ghiandole surrenali.
Sintomi: la maggior parte dei cani colpiti dal disturbo di Addison vomita, ha uno scarso appetito e dorme più spesso del solito. Dal momento che si tratta di sintomi che possono presentarsi occasionalmente anche in cani sani, spesso la malattia di Addison viene diagnosticata solo quando i livelli di potassio nel sangue raggiungono percentuali molto elevate, provocando disturbi cardiaci e forte agitazione nel cane. Nei casi più gravi può avvenire anche un arresto cardiaco.
Cure: il veterinario accerta la presenza della malattia attraverso diversi esami di laboratorio, in particolare il test di risposta ACTH che valuta l’eventuale assenza di ormoni surrenali. La malattia va trattata con la somministrazione a lungo termine di ormoni, ma eventuali episodi acuti possono richiedere la somministrazione di medicinali per endovena.
Morbo di Cushing o iperadrenocorticismo
Cause: è una malattia endocrina, che cioè riguarda un ormone – il cortisolo – fondamentale per mantenere adeguato il peso corporeo del cane e per la struttura della pelle e dei tessuti. A seguito di uno squilibrio dell’ipofisi (in genere un tumore o un’ipertrofia) o delle ghiandole surrenali, oppure per altre cause, tra cui l’utilizzo eccessivo di farmaci come i glucocorticoidi, nel cane aumenta la concentrazione di cortisolo. Questo aumento indebolisce il sistema immunitario del cane e lo predispone a infezioni e malattie, principalmente il diabete mellito. In sostanza, questa malattia è l’esatto opposto del morbo di Addison.
Sintomi: dal momento che il morbo di Cushing colpisce maggiormente i cani adulti o anziani, a volte i sintomi vengono confusi con quelli provocati dall’invecchiamento, anche perché compaiono in maniera lenta e progressiva. Se il morbo determina diabete, è possibile notare una sete eccessiva e un’urinazione troppo frequente nel cane. Anche il peggioramento dell’aspetto della pelle e del pelo può essere sintomo del morbo, la cui diagnosi è comunque ovviamente riservata a un veterinario esperto.
Cure: il veterinario accerta la presenza della malattia tramite analisi del sangue, radiografie, ecografie. Una volta accertata l’origine dei disturbi può prescrivere farmaci oppure, se accerta la presenza di un tumore surrenale, chiede il consenso a un intervento chirurgico.
Morbo di Legg-Calvé-Perthes o necrosi asettica della testa del femore
Cause: è una patologia che colpisce prevalentemente i cuccioli di barboncini toy, nei quali – anche a causa delle ridotte dimensioni – si può verificare una degenerazione della parte del femore collocata nell’articolazione dell’anca. In sostanza, l’afflusso del sangue si riduce e l’osso va in necrosi e si deteriora a cominciare da quella parte che è collocata nell’articolazione dell’anca. Se la malattia non è diagnosticata in tempo, l’articolazione dell’anca rimane immobilizzata e il cane non è più in grado di camminare.
Sintomi: il cucciolo zoppica con le zampe posteriori; nei casi più gravi il cane non può camminare.
Cure: una volta diagnosticata la patologia, ad esempio con una radiografia, l’intervento chirurgico punta a staccare il femore dal bacino e generalmente è pienamente risolutivo, anche se richiede un successivo periodo di riposo e riabilitazione.
Morbo di Von Willebrand
Cause: è un disturbo ereditario che impedisce la normale coagulazione del sangue, paragonabile all’emofilia che colpisce alcuni esseri umani.
Sintomi: se il cane si ferisce con perdita di sangue, l’emorragia stenta a fermarsi. In alcuni casi il morbo può causare sanguinamento dal naso o dalla bocca o provocare la presenza di tracce di sangue nelle feci e nelle urine.
Cure: un test del DNA permette di accertare la mancanza della glicoproteina necessaria per la coagulazione del sangue e conseguentemente il fatto che il cane è affetto dal morbo di von Willebrand. In caso di traumi o lesioni che provochino sanguinamento, il proprietario dovrà chiedere aiuto a un veterinario, che nei casi più gravi potrà effettuare trasfusioni con il sangue di altri cani sani. È fondamentale evitare l’accoppiamento dei cani affetti da questa patologia, per evitare che essa si replichi nei discendenti.
Pancreatite
Cause: un’infiammazione del pancreas che danneggia l’organo, con gravi conseguenze sulla salute del barboncino.
Sintomi: vomito, perdita di appetito, dolore addominale.
Cure: in base alla gravità della malattia il veterinario può effettuare lavaggi e somministrare antidolorifici. Una volta risolta la fase acuta, l’alimentazione del cane va modificata per tenerne sotto controllo il peso e ridurre notevolmente i grassi.
Questo articolo è tratto da "IL BARBONCINO" il manuale più semplice e completo sui cani barbone nani e toy.
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