Come l’uomo, anche il cane invecchia e, come l’uomo, tende nella vecchiaia a diventare sempre meno attivo, meno bello e più fragile. I suoi tempi di riposo e sonno si allungano, mentre si riducono la vista e l’udito.
In questa fase della vita del nostro barboncino è consigliabile cercare di proteggerlo dall’eccessivo trambusto, assicurandogli però sempre il contatto familiare. Prepariamoci a possibili inconvenienti che vanno dall’incontinenza notturna all’alternarsi di stitichezza e diarrea, oppure a una perdita di appetito che in alcuni casi può essere seguita da periodi di eccessiva fame.
Manteniamo l’abitudine all’esercizio quotidiano, ovviamente in forma moderata; assicuriamoci che la ciotola dell’acqua sia sempre a sua disposizione, evitando nel modo più assoluto di cercare di farlo bere di meno per fronteggiare un’eventuale incontinenza urinaria.
Per il nostro barboncino, la morte per vecchiaia è un qualcosa di perfettamente naturale, alla quale si lascia andare senza inutili resistenze, isolandosi solo negli ultimi momenti, nei quali non facciamogli mancare le nostre carezze. Se il cane sta per morire a causa di una patologia che gli provoca sofferenza, il medico veterinario potrà proporci l’eutanasia. Anche se questa assicura un’istantanea perdita di coscienza e quindi l’assenza di ogni tipo di dolore, si tratta di una scelta sempre molto difficile per il proprietario, che però è chiamato a quello che è in sostanza un ultimo gesto di amore nei confronti del suo barboncino.
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