Se nelle vicinanze del nostro barboncino maschio vi è un cane femmina in calore – il che è molto probabile a meno che non viviamo in luoghi molto isolati – il nostro barboncino ne sarà inevitabilmente attratto. L’istinto di riproduzione lo renderà poco disciplinato o del tutto sordo ai nostri richiami e non sono infrequenti i casi di barboncini che scappano dal padrone per seguire la traccia lasciata dalla cagna in calore.
Per questo motivo alcuni proprietari di barboncini maschi optano per la castrazione. Anche nel caso del barboncino maschio sono disponibili diverse soluzioni:
- una terapia ormonale somministrata in primavera e autunno, per annullare o limitare il desiderio di riproduzione;
- la legatura dei dotti spermatici, che evita che il cane possa ingravidare ma non la possibilità di accoppiarsi;
- la castrazione, che alcuni medici veterinari consigliano di effettuare prima della pubertà, quindi tra i 10 e i 12 mesi di vita del cane, mentre altri consigliano, al contrario, di effettuarla solo quando il cane ha completato la propria maturazione sessuale e quindi dopo i 3-4 anni di vita.
Come per le barboncine, anche per i barboncini la terapia ormonale e la castrazione favoriscono l’aumento del peso; la prima, inoltre, può provocare effetti collaterali anche seri. Come per le barboncine, anche per i barboncini il ricorso a queste forme di sterilizzazione diventa un obbligo morale del proprietario se il proprio cane è portatore di malattie geneticamente trasmissibili.
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